giovedì 3 ottobre 2013

non trovo le parole...

...ho paura di scadere nella retorica e nelle solite cose dette...mi piange il cuore e sono infinitamente triste...
http://www.repubblica.it/cronaca/2013/10/03/news/lampedusa_brucia_un_barcone_strage_di_migranti-67817611/?ref=HREA-1



Lampedusa, strage di migranti.
Barcone a picco, centinaia di morti

Lampedusa, strage di migranti.  Barcone a picco, centinaia di morti
(lapresse)
La tragedia nei pressi dell'isola dei Conigli. Sull'imbarcazione, che si è incendiata e poi rovesciata, oltre 500 profughi tra i quali molte donne e bambini. Solo 155 sono stati tratti in salvo. Di ora in ora i soccorritori recuperano corpi in mare, almeno cento individuati nello scafo sul fondale
ROMA - Corpi affiancati sul molo. Avvolti in teli di plastica colorati. Una serie interminabile, straziante, di vite perdute. L'immagine delle salme dei migranti annegati nelle acque di Lampedusa in fila una accanto all'altra sulla banchina del porto è raccapricciante. E fa il giro dei media di tutto il mondo.

E' una tragedia dell'immigrazione senza precedenti quella che ha sconvolto questa mattina l'isola siciliana, a pochi giorni dal drammatico sbarco di Scicli, vicino Ragusa. Si contano a centinaia, tra morti e dispersi, le vittime del naufragio di un barcone probabilmente causato da un incendio. I passeggeri avrebbero dato fuoco a una coperta nel tantativo di farsi avvistare e soccorrere a poche miglia dalla costa dell'Isola dei Conigli. Sono 94 i cadaveri finora recuperati, compresi quelli di una donna incinta e di tre bambini. A metà pomeriggio un'altra sconcertante scoperta: un centinaio di cadaveri, soprattutto donne e bambini, vengono individuati da alcuni sommozzatori della Guardia costiera sotto e all'interno del barcone rovesciato e affondato, localizzato a una quarantina di metri di profondità.

155 i superstiti tratti in salvo. Secondo il loro racconto sull'imbarcazione c'erano circa 500 persone, tutte provenienti dai Paesi dell'Africa subsahariana, soprattutto Eritrea e Somalia. Almeno altri 150 profughi, dunque, mancano all'appello.

Il mare è pieno di morti" è stato il primo agghiacciante commento del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. "E' un orrore infinito. Ora basta, cosa dobbiamo ancora aspettare dopo questo?" ha poi aggiunto sconvolta e in lacrime, mentre sul molo assisteva all'arrivo dei pescherecci dei soccorritori carichi di cadaveri.




La strage si è consumata in una manciata di attimi. Mentre il fuoco divampava, i migranti presi dal panico si sono tuffati in acqua, molti senza nemmeno saper nuotare, mentre la barca, ormai rovesciata, colava a picco. Straziante il racconto di alcuni superstiti: "Siamo partiti due giorni fa dal porto libico di Misurata - hanno detto - Su quel barcone non riuscivamo nemmeno a muoverci. Durante la traversata tre pescherecci ci hanno visto ma non ci hanno soccorso. Quando siamo arrivati in prossimità dell’isola abbiamo deciso di accendere un fuoco, incendiando una coperta, per farci notare. Ma il ponte era sporco di benzina: in pochi attimi il barcone è stato avvolto dalle fiamme; molti di noi sono si sono lanciati in acqua tra le urla mentre la barca si capovolgeva".

Guardia costiera, carabinieri, guardia di finanza, ma anche decine di pescatori lampedusani continuano le ricerche. Il presidente del Consiglio Enrico Letta, invitato dal sindaco ad andare nell'isola per contare i morti, segue la situazione da Palazzo Chigi e ha proclamato domani il lutto nazionale. Il vicepremier e ministro dell'Interno, Angelino Alfano, presiede a Lampedusa una riunione del comitato per la sicurezza e riferirà alla Camera domani. La politica davanti alla tragedia si è fermata: annullate conferenze stampa e incontri politici in programma stamattina, mentre sono unanimi le dichiarazioni di cordoglio e sgomento, a cominciare da quelle del Capo dello Stato Giorgio Napolitano che ha parlato di "strage di innocenti" e del presidente della Camera, Laura Boldrini. Fa eccezione la Lega Nord, che addebita la "responsabilità morale" della strage alla stessa Boldrini e al ministro Cecile Kyenge.

"Vergogna!" ha invece esclamato Papa Francesco e ha invitato a pregare per le vittime.

La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta. Titolare del fascicolo è il sostituto procuratore Andrea Maggioni. I reati ipotizzati, al momento a carico di ignoti, sono di omicidio plurimo colposo, naufragio colposo e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina aggravato. La polizia sta interrogando diverse persone individuate tra i sopravvissuti e sospettate di essere lo scafista del barcone. In particolare è stato fermato un giovane tunisino che era stato raccolto tra i superstiti. Sarebbe stato riconosciuto da un gruppo di migranti.

L'ennesimo naufragio nelle acque siciliane allunga il lungo elenco di vittime senza nome ingoiate dal Mediterraneo: migliaia di uomini, donne e bambini morti nella ricerca di un futuro migliore. Secondo Fortress Europe, dal 1994 nel solo canale di Sicilia sono morte oltre 6.200 persone, più della metà (4.790) disperse. Il 2011 è stato l'anno peggiore: tra morti e dispersi, sono scomparse almeno 1.800 persone, 150 al mese, 5 al giorno.

Nessun commento:

Posta un commento