giovedì 21 giugno 2012

cos'è un consultorio...

scusatemi, ho copiato questo da facebook sull'onda della rabbia per i continui attacchi alla 190, per fortuna non devo e non voglio abortire,( a dire il vero son pure in menopausa) e non ho pensato di aggiungere una spiegazione. Son stanca e disgustata di vedere come vari giochi di forza e di potere si giochino sempre sulla pelle di noi donne, è ora di dire BASTA!


<<CONSULTORIO FAMILIARE:
Servizio gratuito di assistenza alla famiglia e di educazione alla maternità ed alla paternità responsabili. Normalmente è gestito dalle Aziende Sanitarie Locali; è stato istituito con la legge 405 del 24 luglio 1975, in concomitanza con la soppressione dell’ONMI (Opera Nazionale Maternità e Infanzia). Attualmente è un servizio pubblico gratuito che svolge diverse funzioni, raggruppabili in due categorie generali: quella preventiva e quella supportiva. Vi lavora un'équipe composta da diverse figure professionali (assistente sanitaria, assistente sociale, ginecologo, ostetrica, pediatra, psicologo). Si occupa di fornire una corretta informazione e somministrazione della contraccezione per una sessualità serena, assiste la donna che ha scelto di interrompere la gravidanza (sia dal punto di vista legale, sia dal punto di vista psicologico), organizza attività di promozione della salute (corsi di preparazione al parto ed alla nascita, incontri tra il pediatra e le neo-mamme, incontri di educazione alla sessualità ed all’affettività nelle scuole di quartiere, “spazio adolescenti”, ecc.). >>

FORSE I CONSULTORI ITALIANI DOVREBBERO LEGGERE QUESTA DEFINIZIONE E FARSI UN ESAME DI COSCIENZA, PRIMA DI VENIRE A OBIETTARE SULLA MIA FACOLTÀ DI ABORTIRE!

7 commenti:

  1. ??? ...condivido il sentimento comune!

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  2. cara gabibba, la legge per l'aborto è importantissima ma, è applicata malissimo e tradita nei suoi punti fondamentali. non è vero che per le donne è sempre un tragedia: ho vissuto sulla mia pelle donne che usano l'aborto come contraccettivo e se ne fregano bellamente, altre che giustificano la loro azione con assoluta banalità. ne ho conosciuta una di 22 anni che ha abortito perchè il bambino sarebbe nato ad ottobre e lei non poteva farsi tutta l'estate incinta("tanto poi c'ho tutto il tempo per farmene un altro!"). ci sono quelle che non possono permettersi economicamente un figlio e non pensano alla possibilità di darlo in adozione perchè poi che DIREBBE LA GENTE(già meglio farlo fuori che permettere ad una famiglia d'amarlo, e credimi un bimbo adottabile non resta 5' in più in affido allo stato perchè l'infertilità è una piaga pesante della modernità). ho avuto io stessa a che fare con una "amica" che aveva deciso che entro i 30 anni doveva avere un figlio perciò decise di farsi mettere incinta da quello che passava sul momento raccontandogli la balla che la pillola non aveva funzionato perchè aveva preso in contemporanea un antibiotico. la prima volta che l'ha fatto io le ho creduto ed ho pensato che quello con cui stava da appena 6 settimane era stato un bastardo a lasciarla e costringerla a questa scelta . quando l'anno successivo ha ripetuto la stessa pantomima ed ha cercato con l'inganno di coinvolgermi l'ho cancellata dalla mia vita (ah, la seconda volta il suo giochetto ha fruttato la morte di due gemelli). quando la legge fu varata serviva per difendere alcune categorie di donne italiane che erano costrette a subire le gravidanze e che rischiavano di diventare delle reiette se madri-single ed addirittura la morte per mano di padri e fratelli (o delle mammane!). quella emergenza si è ora spostata sulle immigrate che nelle loro famiglie non valgono niente in quanto donne. la legge dovrebbe discernere attentamente tra le situazioni. credo piuttosto che si dovrebbe vietare l'obiezione di coscienza perchè se c'è una legge che permette, in determinate condizioni, l'aborto è un dovere, per il medico che lavora nella struttura pubblica e con i soldi pubblici viene pagato, rispettare la legge (vale anche per i farmacisti). se il medico non è d'accordo non lo costringe nessuno a specializzarsi in ginecologia ma, abortire non dovrebbe diventare un percorso ad ostacoli. non so cosa ti ha spinto al tuo sfogo ma, mi piacerebbe che si riflettesse su quando un diritto pesantemente acquisito viene invece abusato e svuotato del suo significato.(non mi pronuncio affatto sull'aborto per motivi terpeutici perchè non credo che in nessun modo si possa disquisire di una cosa del genere e che comunque nessuno ne abbia il diritto). buona estate
    Maria Luisa

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  3. aggiornare aggiornareeee! mi manchi!

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  4. mastro don gesualdo direbbe: il consulto? che mi fa il consulto? ...

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